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18 Gen 2017
davide posenato fotografo matrimonio torino ottica perfetta

Ottica Perfetta

L’ottica perfetta

Esiste forse un’auto perfetta? O uno smartphone perfetto? I 750 cavalli di una Lamborghini Aventador SV Roadster saranno perfetti per un amante dell’adrenalina, ma difficilmente per una famiglia di 4 persone ed un cane. E mia nonna, probabilmente, utilizzerebbe il nuovissimo iPhone 109S come tagliere da cucina. Ecco quindi che, anche in fotografia, non può esistere un’ottica perfetta, ma solo l’ottica giusta al momento giusto.

Quanto mi piacerebbe che il fotografo del mio matrimonio leggesse queste righe, e poi riguardasse gli scatti nella bellissima cornice del centro di Torino, nel lontano 2010. E che riflettesse.

Anzi, sai che c’é? Le ho pagate, e ci faccio quello che voglio.

Ecco qui un esempio su tutti.

esempio

In fotografia tutto è possibile e tutto è lecito, ma nei limiti del buon gusto. Il 18 mm con cui è stato fatto questo scatto, non è adatto ad essere utilizzato in questo modo. E se decidi di utilizzarlo lo stesso, devi poi metterci mano in post-produzione, affinché i soggetti non sembrino dei nani da giardino in un mondo creato da un architetto in botta da LSD. Si, beh, se proprio non puoi farne a meno, almeno abbi la grazia di evitare il furgoncino della spazzatura, e la tua ombra sui fiori. Così, per dire.

Ora, so che i “puristi” potrebbero avere qualcosa da ridire, ma proviamo a mettere dei paletti, dividendo alcune tipologie di obiettivi in macro-categorie di fotografie:

Fish Eye: a qualcuno piacciono le foto così. A me no. Ma non vuol dire niente. Potrebbero essere divertenti per qualche scatto un po’ “diverso”, ma guai a farci un ritratto.

Grandangolari: fino a 35 mm, ottimi per panorami, architettura, le foto di gruppo durante le vacanze, e gli scatti al cibo da pubblicare su Instagram.

Normali: 35-50mm, la vocazione ritrattistica si fa strada pian piano, mantenendo una buona possibilità di essere utilizzati un po’ per tutto. Relativamente economici e dall’ottima resa.

Teleobiettivi: oltre i 50mm, dal ritratto, all’evento sportivo, fino alla fotografia naturalistica. Il numero dei millimetri indicati è direttamente proporzionale al loro costo. Ahimè.

Obiettivo fisso o zoom?

La qualità delle lenti fisse, dove lo zoom è costituito dalle nostre gambe, è evidente. Pochi fronzoli meccanici all’interno, lenti meravigliose, leggere, resa splendida. Praticità, poca.

Gli zoom, al contrario, sono estremamente versatili ma ingombranti e pesanti.

E poi ci sono gli zoom “tuttofare”. La richiesta di mercato ha spinto i produttori a creare obiettivi in grado di scattare foto discrete sia al panorama che vediamo durante la nostra scampagnata domenicale, che alla nostra cugina che viene a trovarci una volta ogni sei anni. Quindi, un 18-300 può far tutto. Ma il fatto che possa far tutto, non  significa che lo faccia splendidamente.

La risposta

L’ottica perfetta non esiste. Ma neppure Babbo Natale, in fin dei conti. Come spesso accade è necessario scendere a un compromesso. Che può voler dire, per certi versi,”accontentarsi”. Accontentarsi di ridurre le proprie possibilità fotografiche con un’ottica “specialistica”. O accontentarsi di una resa appena discreta con un’ottica “tuttofare”.

La soluzione!

“Quindi, ne prendo uno per tipo e sono a posto?”  Ma a posto per fare cosa? Decidi cosa vuoi fotografare, e poi scegli l’obiettivo. Perché andare in giro con un trombone da 40 cm che sporge dalla macchina fotografica fa un sacco figo, ma non sempre serve. Approfondiremo il tema delle “dimensioni” in un articolo dedicato!

 


Buona luce a tutti!

Davide PosenatoFotografo Matrimonio Torino

 

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